Osservatorio

Avere un osservatorio vicino a casa e’ sempre stato il mio sogno nel cassetto. Dopo aver passato anni a traslocare attrezzatura verso luoghi bui ma spesso scomodi e con il rischio meteo sempre in agguato, mi sono trasferito nel canavese in una localita’ relativamente al riparo dall’inquinamento luminoso e ho incominciato a coltivare l’idea di una postazione fissa. Approfittando della ristrutturazione di una piccola casa adiacente alla mia ho deciso di inserire nel sottotetto un osservatorio. Dopo aver espletato le consuete procedure burocratiche, suscitando anche una certa curiosita’ tra i resposabili degli uffici preposti , ho incominciato a focalizzare le varie problematiche relative alla sua realizzazione.

Ecco come si presentava prima della ristrutturazione :

Struttura esterna : e’ stata realizzata semplicemente facendo fuoriuscire dal tetto un parallelepipedo in muratura di circa 3×4 metri piu’ quattro piccole strutture per sostenere l’estremita’ delle guide del tetto scorrevole :

Sostegno montatura: utilizzando una colonna centrale in cemento armato con alla sommità una flangia in
ferro dove è stata montata la parte in ferro della colonna. Quest’ultima è stata realizzata verso fine lavori
per poter ottimizzare l’altezza della montatura :
 
 
Tetto: ho optato per un tetto a due falde composto da una struttura in tubolare di ferro con copertura
composta da listelli in legno e lamiera ondulata esteticamente coerente con la copertura del tetto della casa :
 
 
 
 
Sistema di apertura: ho preferito utilizzare un sistema
ad apertura totale su guide che fosse comandabile
manualmente.
L’importante in questo caso è di montare le guide
orizzontali con una leggera pendenza verso l’esterno in
modo da evitare il ristagno di acqua e utilizzare per il
movimento delle ruote di materiale rigido e abbastanza
grandi da poter superare agevolmente i residui di
polvere, foglie, neve ecc. che potrebbero depositarsi
nelle guide :
 
 
 
Rifiniture: ho poi costruito e montato la colonna in ferro , un soppalco con relativa botola, un tavolo su cui
posizionare il computer e una mensola centrale dove appoggiare le alimentazioni montatura, CCD, ed
accessori vari :
 
Strumentazione: nell’osservatorio viene utilizzata una montatura 10 Micron GM200QCI con inizialmente
montato un MakCas TEC 200/3100 e successivamente un RILA 325/1850 :
 
L’osservatorio è stato battezzato Varuna Observatory e viene utilizzato saltuariamente per riprese deepsky ma principalmente per astrometria di asteroidi e comete tanto che a novembre 2010 gli è stato assegnato dal Minor Planet Center il codice C38 .
Il nome Varuna deriva dall’asteroide transnettuniano omonimo, che nel gennaio 2001 sono riuscito a riprendere, due mesi dopo la sua scoperta, quando ancora aveva come sigla 2000WR106 ed era di magnitudine 20.1.
Ringraziamenti particolari vanno a Plinio, per i suggerimenti che mi sono stati dati durante la fase di progettazione e messa in funzione; a Biagio, abile carpentiere in pensione, per aver realizzato con rapidità e precisione tutte le parti metalliche necessarie; a Simone, per avermi aiutato nella parte informatica; a Gianni per i suggerimenti in campo astrometrico e infine a Gina e Giovanni per avere con pazienza sopportato e supportato moralmente questa impresa.
 
In seguito ho aggiunto la motorizzazione per il tetto :
 
 
una Allsky camera per il monitoraggio del cielo  e la ripresa di meteoriti :
 
 
e una piccola stazione per il controlo del meteo : temperatura, pioggia, nuovolosità , vento :
 
 
nel frattempo ho completato/agggiornato la strumentazione in postazione fissa:
Montatura 10micron GM3000HPS
Astrografo RILA 325/1850
Rifrattore TS APO 130/860
CCD Apogee ALTA U16M-HC
 
 
Questa di seguito è invece l’ultima configurazione aggiornata a Giugno 2019 :
Montatura 10 micron GM3000HPS
Astrografo Rila 325/1850
CCD Apogee Alta U16M-HC
Rifrattore tripletto apo TS130/860
Camera ASI 174MM
Rifrattore quintupletto TS 80/540
CDD Sbig STL6303

Nel gennaio 2021 ho ridimensionato il setup mettendo in vendita laGM3000HPS e il RILA 325 e li ho sostituiti con una GM1000HPS e un astrografo TS107EDPH con riduttore ø107 foc. 518.

Ad aprile ho aggiunto altri due elementi : un catadriottico Vixem VMC200L e una camera CCD Sbig STXL6303, a breve farò delle riprese con questo nuovo setup.

Ultimo arrivato un catadiottrico Intes Micro 180/2700

Venduto l’Intes è arrivato il fratello maggiore VMC260